E' online da martedì la «World Digital Library» dell'Unesco (l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura). Nell'archivio digitale gli internauti possono ammirare da subito, e gratuitamente, tutti i grandi tesori letterari e culturali mondiali conservati nelle più famose biblioteche. Con un occhio a manoscritti, lettere, libri rari, film, registrazioni sonore, illustrazioni e immagini provenienti anche dall'emisfero orientale.
Una biblioteca digitale mondiale per non dimenticare. Arriva sul web, ed è accessibile a tutti. Dai documenti e articoli di giornale della Biblioteca nazionale della Cina a manoscritti scientifici della Biblioteca nazionale e degli Archivi d'Egitto fino alle fotografie di paesaggi brasiliani provenienti dalla Biblioteca nazionale del Brasile. Il gigantesco portale offre funzioni di ricerca in sette lingue: inglese, arabo, cinese, spagnolo, francese, portoghese e russo. Gli utenti possono consultare il materiale grazie a diversi parametri, quali la località; l'epoca o il tipo di media. Una volta scovato l'elemento che interessa lo si può analizzare nel minimo dettaglio. Come per una immagine di Piazza San Marco a Venezia colma di gente in estate, risalente agli inizi del secolo scorso.
Gli obiettivi della «World Digital Library», messa a punto dall'Unesco e dall'americana Library of Congress, riguardano la possibilità di accedere attraverso un unico portale a materiali culturali provenienti da ogni parte del pianeta, a «favorire del dialogo interculturale e della comprensione internazionale, contribuendo al tempo stesso alla diffusione della conoscenza e alla promozione internazionale delle culture e della ricerca scientifica».
Questo blog vuole offrire uno spazio di approfondimento, discussione, riflessione, su molte delle problematiche affrontate durante il corso e per introdurne delle altre. Uno spazio didattico quindi ma non solo. Il titolo del blog richiama la necessità che internet sia un luogo-non luogo destinato a tutti, che tutti possano accedere alle rete, che tutti abbiano il diritto alla conoscenza e al sapere e a partecipare all'intelligenza collettiva che internet realizza. L'intervento giuridico deve essere ridotto al minino, la legge statale deve intervenire solo per prevenire e punire la commissione di reati. La vera regola che vige sulla rete è la capacità di autonomia, il senso di responsabilità, di educazione e di rispetto delle regole di netiquette.
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