Questo blog vuole offrire uno spazio di approfondimento, discussione, riflessione, su molte delle problematiche affrontate durante il corso e per introdurne delle altre. Uno spazio didattico quindi ma non solo. Il titolo del blog richiama la necessità che internet sia un luogo-non luogo destinato a tutti, che tutti possano accedere alle rete, che tutti abbiano il diritto alla conoscenza e al sapere e a partecipare all'intelligenza collettiva che internet realizza. L'intervento giuridico deve essere ridotto al minino, la legge statale deve intervenire solo per prevenire e punire la commissione di reati. La vera regola che vige sulla rete è la capacità di autonomia, il senso di responsabilità, di educazione e di rispetto delle regole di netiquette.


lunedì 13 luglio 2009

Il pacchetto Office gratis sul Web

Il pacchetto Office sbarca sul Web, e lo fa in formato gratuito. Un’arma potentissima da usare contro l’arcirivale Google, che meno di una settimana fa ha lanciato la sua sfida al monopolio Microsoft dei sistemi operativi con Chrome OS.

Quello che la casa madre di Windows propone è versione completamente free dei classici del lavoro d’ufficio: Word, Excel, Powerpoint, e l’ancor più antico Wordpad, da utilizzare durante le connessioni internet e senza installazione. Il passo era già stato fatto, tre anni fa, da Google, che aveva lanciato i primi software basati sul web: ma trovare in rete la copia fedele del programma più familiare potrebbe fare la differenza per milioni di utenti.

La scommessa della società fondata da Bill Gates ha un vago sapore di roulette russa. I ricavi della vendita del pacchetto Office rappresentano il nucleo centrale del fatturato di Microsoft: ben 9,3 miliardi di dollari dei 14,3 miliardi di ricavi dei primi nove mesi dell’anno fiscale in corso. Proprio questi utili potrebbero volatilizzarsi con la liberalizzazione del prodotto più pregiato. L’apparente contraddizione dovrebbe essere risolta dalla pubblicità. Milioni di utenti che lavoreranno sul web con i software di casa Microsoft però potrebbero trovarsi davanti siti pieni di pubblicità, una visibilità per cui molte aziende sarebbero felici di sborsare milioni di dollari sull’unghia.

Per alcuni analisti, quindi, questa potrebbe essere proprio l’occasione di rilanciare il comparto internet dei creatori di Windows, da anni in declino. La Microsoft lancerà il prodotto Web insieme alla nuova versione del pacchetto Office 2010, nella prima metà del prossimo anno. Le versioni beta dei due software sono state presentate alla conferenza per i partners commerciali a New Orleans, per essere poi distribuite a decine di migliaia di testers per il perfezionamento. La guerra Google-Microsoft arriva quindi ad una svolta: la Microsoft abbandona (almeno in parte) la politica del copyright ad ogni costo e accetta di diventare free, per combattere sullo stesso terreno l’ultimissimo rivale firmato Google, il Chrome Operating System. Ma le sorprese non accennano a finire.

www.lastampa.it

mercoledì 8 luglio 2009

Google, sfida a Microsoft Pronto il sistema operativo

L'attacco al cuore di Microsoft è stato lanciato: Google ha appena annunciato la nascita di un suo sistema operativo, diretto concorrente del dominatore Windows. Il Google Chrome OS, questo il nome del prodotto, sarà open source (cioè liberamente modificabile dagli utenti) e farà la sua comparsa su alcuni modelli di computer portatili nella seconda metà del 2010.

E così, dopo essersi messa in diretta concorrenza con Microsoft Office e Internet Explorer, lanciando propri programmi per la videscrittura, il calcolo, la navigazione in rete, Google ora tenta di colpire il gigante di Redmond dove fa più male: nel campo dei sistemi operativi per personal computer, dove Windows regna praticamente incontrastato da decenni.

Secondo quanto annunciato da Google sul suo blog ufficiale, Chrome OS sarà pensato per un nuovo tipo di panorama informatico, nel quale i computer sono sempre più rivolti a internet. In questo senso sarà la naturale estensione di Google Docs (la suite di software online per l'ufficio) e del browser Google Chrome. "Gli attuali sistemi operativi sono stati disegnati in un'era nella quale non c'era il web", spiega Sundar Pichai, VP Product Management and Linus Upson, Engineering Director di Google. "Il nuovo sistema operativo dovrà essere veloce e leggero, dovrà avviarsi e portarti in rete in pochi secondi". Per questo, i primi computer a dotarsi del Google Chrome OS saranno i netbook, i piccoli portatili di ultima generazione pensati per gli utenti che hanno bisogno di lavorare e accedere a internet in mobilità.

Google era già presente nei sistemi operativi con Android, il suo prodotto per i cellulari. Chrome OS, che avrà un cuore Linux, potrà essere usato tanto sui portatili che sui computer desktop più potenti. A maggio 2009, secondo i dati forniti da NetApplications, Windows era presente in oltre l'87 per cento dei pc. Al momento, il concorrente più significativo è il Mac OS X, con il 9,8 per cento. I vari sistemi operativi Linux si dividono attualmente circa l'1 per cento del mercato.

www.repubblica.it

giovedì 2 luglio 2009

Da Internet una nuova resistenza

«Dai blog ai social network fino al recentissimo, e già quasi invecchiato, sistema twitter, sempre di più oggi l’informazione è il prodotto di una comunicazione continua e collettiva a livello mondiale». Ne è convinto il presidente del Garante per la protezione dei dati personali Francesco Pizzetti, che nella sue relazione annuale al Parlamento spiega che «quanto sta avvenendo in Iran dimostra che su questi strumenti, e specialmente sui più innovativi, poggia una forma di resistenza democratica mai immaginata prima».

Intercettazioni: "No a sanzioni penali per i giornalisti"
No alle sanzioni penali per i giornalisti che pubblicano informazioni acquisite e trattate dai giudici. Pizzetti esprime perplessità sulle nuove regole relative ai limiti della pubblicabilità di notizie acquisite e trattate dai giudici. Del resto «non tocca all’Autorità fissare le regole che presiedono al rispetto della libertà d’informazione garantita dalla Costituzione, se non quando siano concretamente in discussione eventuali e puntuali violazioni della riservatezza dei cittadini», aggiunge. Per Pizzetti «non vi è ragione di ritenere che la regolazione in via generale della libertà di stampa abbia una diretta e immediata connessione con la tutela della privacy, che deve invece sempre essere valutata caso per caso».

"Brunetta sia attento a non violare i diritti statali"
L’operazione trasparenza avviata dal ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, non deve rischiare di mettere a repentaglio il diritto alla privacy degli statali. Pur apprezzando «ogni azione tesa ad aumentare l’efficienza della Pa e incrementare l’uso delle tecnologie per accelerare e rendere più agevole il rapporto con i cittadini», Pizzetti sottolinea «la pericolosità della diffusione in rete, senza adeguate misure di protezione e di controllo, dei milioni di dati personali che l’Amministrazione quotidianamente tratta». Dunque, il Garante invita ad «una attenta valutazione dei diritti degli stessi funzionari pubblici» e aggiunge: «occorre evitare una lettura della nuova normativa eccessivamente sbilanciata, che potrebbe tradursi in una violazione, a danno dei dipendenti pubblici, dei diritti fondamentali di ogni lavoratore».

"Foto villa Certosa, il principio si applica a tutti"
Il divieto di diffusione di foto all’interno di abitazioni private è «un principio che si applica a tutti, indipendentemente dalla notorietà e che comporta la illeicità delle foto e il conseguente divieto della loro diffusione. Abbiamo vietato tali foto - ricorda - in quanto sono stati utilizzati teleobiettivi e sistemi inclusivi e sofisticati di ripresa e di trattamento delle immagini». Del resto «non è lecito riprendere senza il loro consenso persone all’interno di una privata dimora, compreso il parco e gli edifici che ne fanno parte, specialmente quando esse svolgano normali attività di vita sociale e di relazione», aggiunge.

"Presto un intervento sulla videosorveglianza"

Anche le ronde finiscono nel mirino di Pizzetti che promette a breve un provvedimento sull’uso corretto delle videocamere e degli altri sistemi di controllo. Il Garante ha detto che vigilerà sull’utilizzazione «da parte delle istituzioni di sicurezza dei dati raccolti da privati». Fari accesi, dunque, «sulla videosorveglianza e, più in generale, sulla possibilità che associazioni di cittadini svolgano attività connesse con i compiti istituzionali delle forze di polizia», assicura.

fonte
www.lastampa.it