Questo blog vuole offrire uno spazio di approfondimento, discussione, riflessione, su molte delle problematiche affrontate durante il corso e per introdurne delle altre. Uno spazio didattico quindi ma non solo. Il titolo del blog richiama la necessità che internet sia un luogo-non luogo destinato a tutti, che tutti possano accedere alle rete, che tutti abbiano il diritto alla conoscenza e al sapere e a partecipare all'intelligenza collettiva che internet realizza. L'intervento giuridico deve essere ridotto al minino, la legge statale deve intervenire solo per prevenire e punire la commissione di reati. La vera regola che vige sulla rete è la capacità di autonomia, il senso di responsabilità, di educazione e di rispetto delle regole di netiquette.


mercoledì 5 novembre 2008

Internet e le elezioni americane

Sarà, probabilmente, l'ultima campagna elettorale americana dominata dalla televisione. Già in queste elezioni il web è stato più rilevante rispetto ai quotidiani nella formazione dell'opinione pubblica.

Secondo una rilevazione del Pew Research Center, molti più americani hanno navigato su internet alla ricerca di informazioni sui candidati di quanto non abbiano fatto nel 2004. Nonostante la televisione sia ancora la fonte dominante per le informazioni elettorali, la percentuale di coloro che si sono rivolti a internet per formarsi una opinione è triplicata rispetto all'ottobre 2004 (da 10% al 33%).

Se internet ha già superato i quotidiani come fonte principale rispetto alla campagna elettorale, alcuni dati fanno presagire che già dalle prossime elezioni il sorpasso potrebbe consumarsi anche nei confronti della televisione. Secondo la ricerca, infatti, nella fascia di età tra i 18 e i 29 anni gli elettori che hanno scelto internet sono il 49% rispetto al 61% che si è dedicato alla televisione e il 17% dei giornali.

Nella fascia immediatamente successiva (30-49 anni), le percentuali sono 70% televisione, 37% internet, 23% quotidiani. Negli over 45 invece televisione e quotidiani fanno la parte del leone (82% e 45%) mentre internet è presente solo con un 12%. La proiezione di queste dati sembra indicare una tendenza: tra quattro anni il web potrebbe essere il media più rilevante nella formazione dell'opinione pubblica americana.

da
www.corriere.it

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