Questo blog vuole offrire uno spazio di approfondimento, discussione, riflessione, su molte delle problematiche affrontate durante il corso e per introdurne delle altre. Uno spazio didattico quindi ma non solo. Il titolo del blog richiama la necessità che internet sia un luogo-non luogo destinato a tutti, che tutti possano accedere alle rete, che tutti abbiano il diritto alla conoscenza e al sapere e a partecipare all'intelligenza collettiva che internet realizza. L'intervento giuridico deve essere ridotto al minino, la legge statale deve intervenire solo per prevenire e punire la commissione di reati. La vera regola che vige sulla rete è la capacità di autonomia, il senso di responsabilità, di educazione e di rispetto delle regole di netiquette.


giovedì 20 novembre 2008

Una biblioteca da 2 milioni di libri

Microsoft si ispirava alla biblioteca di Alessandria, ma fallì. L'Unione europea si rifà invece alla "Biblioteca di Babele" di Borges. E lancia la sfida ai grandi dell'informatica, Google in testa: mettere insieme il sapere custodito dalle biblioteche di tutta Europa nel pieno rispetto dei diritti d'autore e sfruttando le potenzialità di Internet. Nasce così www.Europeana.eu, la biblioteca online di Bruxelles che da domani sarà liberamente accessibile a studenti, ricercatori, professori e semplici amanti di letteratura e arte. Perché Europeana non conterrà solo libri, ma anche musica e quadri. Una vera e propria sfida al mastondontico progetto di Google di raccogliere tutto il sapere dell'umanità.

Si comincia, dunque, domani con circa due milioni di opere, tra cui la Divina Commedia, i manoscritti e le registrazioni di Beethoven, Mozart, i quadri di Vermeer, la Magna Carta e le immagini della caduta del muro di Berlino. Ma anche opere altrimenti introvabili, perché custodite in diversi musei del Vecchio Contiente. Come il Codice Sinaitico, antichissima traduzione in greco dell'Antico e del Nuovo Testamento oggi sparpagliato in quattro diverse bilbioteche: ebbene per la prima volta sarà liberamente consultabile nella sua versione integrale.

Grazie a Internet e alle tecniche di digitalizzazione, "uno studente italiano potrà consultare i lavori della British Library senza andare a Londra", ha detto a Repubblica Viviane Reding, commissario Ue responsabile del progetto. "E' un sogno antico che diventa reale - ha aggiunto - chiunque può avere libero accesso alla nostra cultura, l'eredità che accomuna ogni europeo".

"Se un taxista di Roma - spiega Reding - sente casualmente in radio un brano di Chopin può andare su Europeana e capire chi era l'autore, leggere le sue lettere d'amore, vedere la casa dove viveva quando ha composto l'opera e vedere gli spartiti originali". Così come uno studente, o un esperto, può guardare le mappe dei Conquistadores o scoprire le diverse espressioni dell'art nouveau nelle varie città d'Europa.

L'obiettivo è di arrivare a 10 milioni di opere entro il 2010. Significherebbe superare Google Book Search, lanciato nel 2004, che oggi conta circa 7 milioni di volumi più una vasta serie di cause per la violazione dei diritti d'autore. Ma la Ue vorrebbe aggirare l'ostacolo ottenendo il copyright dagli enti e dagli istituti europei che lo hanno già acquistato per sé. E il compito più arduo sarà proprio la digitalizzazione dei testi, un'impresa che portò la Microsoft ad abbandonare il suo progetto di biblioteca alessandrina in formato Pdf lanciato nel 2006. In un anno e mezzo il colosso di Bill Gates aveva importato in formato elettronico solo 750.000 volumi.

Ma la Ue non si scoraggia: "Abbiamo dei progetti pilota per accelerare la copia in digitale e un nuovo traduttore automatico", spiega la Reding. Che si richiama alla Biblioteca di Babele: "Nel racconto di Borges la gente impazziva perché si trovava di fronte ad una infinità di lingue e contenuti. Noi facciamo il contrario: selezioniamo il materiale giusto, lo ordiniamo e lo corrediamo di critica e interpretazione certificata dai massimi studiosi del Continente".

Insomma, niente a che vedere con il normale caos delle ricerche su Internet e con le spiegazioni spesso date da esperti improvvisati.

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