Questo blog vuole offrire uno spazio di approfondimento, discussione, riflessione, su molte delle problematiche affrontate durante il corso e per introdurne delle altre. Uno spazio didattico quindi ma non solo. Il titolo del blog richiama la necessità che internet sia un luogo-non luogo destinato a tutti, che tutti possano accedere alle rete, che tutti abbiano il diritto alla conoscenza e al sapere e a partecipare all'intelligenza collettiva che internet realizza. L'intervento giuridico deve essere ridotto al minino, la legge statale deve intervenire solo per prevenire e punire la commissione di reati. La vera regola che vige sulla rete è la capacità di autonomia, il senso di responsabilità, di educazione e di rispetto delle regole di netiquette.


lunedì 16 giugno 2008

Odore di regime?

Riporto da www.micromega.it

Censurato blog e condannato l’autore. Sentenza storica in Europa
di Giuseppe Giulietti

Cedo lo spazio della piazza del dissenso a Stefano Corradino direttore del sito www.articolo21.info che ci ha voluto segnalare un fatto gravissimo accaduto in Sicilia e che salvo pochissime eccezioni (solo il quotidiano “la Stampa”) non ha avuto alcun rilievo.

Caro Giulietti, ti segnalo una vicenda preoccupante per la libertà della rete: ieri il Tribunale di Modica ha condannato lo storico Carlo Ruta per un blog www.accadeinsicilia.net. Per la sentenza si configurerebbe il reato di “stampa clandestina” in quanto la periodicità del blog non sarebbe regolare. Sul sito www.articolo21.info abbiamo intervistato lo storico che ci ha confermato l’episodio. Due gli elementi gravi che ravvisiamo: il primo riguarda il principio di libertà di espressione sul web dal momento che questo sarebbe il primo caso in Europa di un blog chiuso con questa motivazione. La seconda ragione è più delicata e “politica” perché riguarda il contenuto del sito: nel blog infatti lo storico ha fatto ampie ricostruzioni, con una documentazione dettagliata e in parte inedita sul caso di Giovanni Spampinato, il giornalista, collaboratore dei quotidiani "l'Ora" e "l'Unità" che nel 1972, a soli 22 anni, fu ucciso a Ragusa mentre stava portando alla luce, in un'inchiesta su un delitto, un rilevante intreccio di affari e malavita... Grazie dell’attenzione. (Stefano Corradino)

Questo episodio non va sottovalutato perché si inserisce in un clima di pesante attacco ai poteri di controllo, alla giustizia e all’informazione che ha trovato il punto più alto nella proposta sulle intercettazioni presentata dal ministro Alfano. Non siamo soliti commentare le sentenze, ma questa può rappresentare un vero e proprio attacco all’autonomia dei blog e dei siti e mettere in discussione la libertà della rete. Per queste ragioni chiederemo a tutti gli organi competenti di far luce su quanto è accaduto.

16 giugno 2008

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